Pneumatici ricostruiti: sicurezza e sostenibilità ambientale che non nocciono al portafoglio
In un’ottica di transizione verso un modello di economia circolare e al fine di ottenere sostanziali benefici ambientali, il consumo responsabile rappresenta una scelta di basilare importanza che deve essere agevolata.
Che ruolo svolgono i pneumatici ricostruiti in questo contesto?
Il pneumatico viene ricostruito sostituendo il battistrada usurato con materiale nuovo: ciò è effettuato su pneumatici usati che mantengono integre le loro caratteristiche strutturali, condizioni che vengono verificate dai tecnici durante il processo di selezione. I pneumatici di qualità nascono per essere ricostruiti e quindi riutilizzati più volte, riutilizzandone le strutture portanti ancora integre alla fine del ciclo di vita. Il processo di ricostruzione del pneumatico permette di risparmiare materie prime, energie e petrolio rispetto alla produzione di pneumatici nuovi, e consente di ridurre la produzione di pneumatici fuori uso, evitando di creare rifiuti non necessari.
Sostenibilità ed economia circolare sono tematiche che stanno acquisendo sempre più centrale importanza. Per fare un esempio di nuovi indirizzi in materia, il Pacchetto Economia Circolare, che comprende quattro Direttive Europee approvate nel Maggio 2018 dal Consiglio Europeo, prevede misure destinate al riciclaggio e alla riduzione dei rifiuti. Anche se ad oggi l’Italia non ha ancora recepito tali direttive, la scadenza per il recepimento è prevista per Luglio 2020. Considerato che occorrono circa 100 anni perché un pneumatico immesso nell’ambiente si deteriori totalmente, e che ogni anno in Unione Europea si generano in media più di 220 milioni di gomme da smaltire, si può ritenere che quello dei pneumatici rappresenti un settore con un peso rilevante per ridurre l’impatto ambientale ed ottimizzare la gestione dei rifiuti.
È importante sottolineare che la scelta per i pneumatici ricostruiti non avviene a discapito della sicurezza. Le severe norme tecniche che regolano la ricostruzione di pneumatici, nello specifico Regolamento ECE ONU 108 e Regolamento ECE ONU 109, disciplinano non solo le fasi del processo di ricostruzione, ma anche i criteri e requisiti per l’omologazione dell’impianto di ricostruzione. Difatti una volta ottenuta tale omologazione, questa si mantiene in seguito a controlli sull’impianto e sottoponendo periodicamente un numero stabilito di pneumatici a prove di carico e velocità, alla stregua di quanto avviene per l’omologazione di pneumatici nuovi.